5 miti da sfatare sull'accessibilità digitale
Sfatare i miti sull'accessibilità digitale è essenziale per promuovere un ambiente digitale più inclusivo. Perchè?
Facile: spesse volte sono utilizzati come "scusa" per non avviare un serio e completo processo di resa accessibile dei touch point digitali.
Ecco cinque miti comuni:
1. L'accessibilità è solo per le persone con disabilità:
Molti pensano che l'accessibilità digitale riguardi solo persone con disabilità evidenti, come cecità o sordità. Tuttavia, ne beneficia una vasta gamma di utenti, inclusi quelli con disabilità temporanee (come un braccio rotto), situazionali (come utilizzare un dispositivo in pieno sole) o relative all'età (come una diminuita agilità nelle dita). Non dimentichiamo inoltre che esistono anche le cosiddette "disabilità invisibili" che non emergono osservando la persona. Ad esempio, un sito web con testo ingrandibile aiuta non solo le persone con deficit visivo, ma anche chi legge da un dispositivo mobile sotto la luce del sole.
2. L'accessibilità limita il design e la creatività:
Un altro mito comune è che l'aderenza ai principi di accessibilità limiti la creatività nel design. In realtà l'accessibilità può essere integrata in modi creativi esteticamente piacevoli, usando colori ad alto contrasto, navigazione intuitiva, e design responsivo.ad esempio, Un sito web può utilizzare un design elegante e minimalista che include anche etichette chiare per la navigazione a tastiera, rendendolo sia stilisticamente accattivante sia funzionale per gli utenti con disabilità motorie.
3. L'accessibilità è costosa e complicata:
Molte aziende ritengono che rendere i loro siti web e applicazioni accessibili sia troppo costoso o tecnicamente complicato. Sebbene possa richiedere un investimento iniziale,in molti casi, integrare l'accessibilità fin dalle prime fasi dello sviluppo può ridurre i costi complessivi, mentre l'adeguamento di prodotti esistenti può richiedere più risorse. L'uso di standard come WCAG (Web ContentAccessibility Guidelines) facilita l'implementazione. Detto ciò, ogni miglioria, nuovo progetto o adeguamento a uno standard non richiede sempre un investimento iniziale? Il problema di fatto è che l'accessibilità non viene identificata come una necessità primaria, come se fosse un tema di serie B.Ad esempio, Incorporare la trascrizione dei video durante la loro produzione è molto più economico e meno complicato che aggiungerla in seguito.
4. L'accessibilità è un compito una tantum:
Spesso si pensa che l'accessibilità sia un obiettivo che, una volta raggiunto, non richiede ulteriori attenzioni. In realtà, l'accessibilità richiede un impegno continuo, con aggiornamenti regolari per rispettare gli standard in evoluzione e considerare le nuove tecnologie e i feedback degli utenti. Un sito web potrebbe inizialmente soddisfare gli standard di accessibilità, ma necessita di revisioni regolari per assicurarsi che nuove funzionalità o contenuti siano altrettanto accessibili.
5. I controlli automatici sono sufficienti per garantire l'accessibilità:
Sebbene gli strumenti automatici siano utili, non possono rilevare tutti i problemi di accessibilità; ma, mentre gli strumenti automatici di verifica dell'accessibilità possono identificare molti problemi, alcuni aspetti, come l'usabilità complessiva o la navigazione intuitiva, richiedono una valutazione umana e continuativa. Un controllo automatico potrebbe non rilevare se un ordine di tabulazione su una pagina web è logico e intuitivo, cosa che può essere valutata solo attraverso il testing manuale.
Riconoscere e affrontare questi miti è fondamentale per costruire un web più accessibile e inclusivo. L'adozione di una prospettiva ampia sull'accessibilità digitale non solo aiuta a sfatare questi miti, ma apre anche la strada a prodotti digitali più inclusivi e accessibili a un pubblico più ampio. Di stereotipi e false credenze ne è pieno il mondo, aiutateci a creare un mondo fatto a misura di tutti e tutte condividendo queste informazioni.
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