Dajana Gioffrè, la prima Chief Visionary Officer cieca in Italia
Quanto è importante la vision di una società, di un’attività economica? La risposta è semplice: tanto. Ogni attività che compiamo, anche se volta solo a guadagnare denaro, ha un significato preciso, un impatto politico e sociale. Ecco perché curare la vision, e la relativa comunicazione, di una società è fondamentale. Diventa ancora più centrale se l’impresa in questione si occupa di temi di alta valenza sociale, come l’accessibilità. Ecco perché AccessiWay è fiera di raccontarvi chi è e cosa fa la “nostra” Dajana Gioffrè, la prima Chief Visionary Officer cieca d’Italia.
Cos’è la vision aziendale?
Con l’espressione “vision aziendale” si intende il progetto a lungo termine dell’azienda, infatti viene spesso usata come sinonimo di “mission aziendale”. Non si tratta di un progetto meramente economico, ma del complesso di valori, ideali e aspirazioni sociali che muovono un’attività economica. La vision aziendale non può limitarsi a frasi fatte, evocative, ma prive di contenuto: deve trattarsi di obiettivi concreti, capaci di influenzare e indirizzare le scelte economiche e comunicative di tutti i giorni.
Le grandi imprese multinazionali hanno ben compreso l’importanza di avere e diffondere una vision aziendale ben strutturata. Il capitalismo moderno ha infatti una spiccata vocazione etica - almeno di facciata -, per cui le imprese che vogliano crescere hanno bisogno di una comunicazione costruita intorno a degli ideali forti.
Cosa fa un o una Chief Visionary Officer?
La posizione di Chief Visionary Officer (CVO) si colloca a livelli variabili a seconda dell’azienda. In certe società il CVO è un pari grado del CEO (Chief Executive Officer), in altre è invece il massimo vertice, mentre in altre ancora è a livello leggermente subordinato. Non sono poi rari i casi in cui è la stessa persona a ricoprire la posizione sia di CEO sia di CVO.
Il Chief Visionary Officer è la figura incaricata di disegnare una strategia a lungo termine per l’impresa, in modo che vengano coniugate sia le esigenze organizzative e di produzione sia la mission aziendale. Come detto sopra, ogni impresa ha anche un ruolo sociale e politico: è compito del CVO fare in modo che tale ruolo si traduca in obiettivi a lungo termine, in strategie concrete.
Chi è Dajana Gioffrè?
Dajana Gioffrè è la Chief Visionary Officer di AccessiWay. Laureata in psicologia del lavoro, ricopre e ha ricoperto moltissimi ruoli professionali, da selezionatrice del personale a psicologa della riabilitazione visiva.
Dajana Gioffrè ha da sempre fatto i conti con discriminazioni e pregiudizi, sia in quanto donna sia in quanto persona con disabilità. Nel mondo del lavoro, infatti, è arcinoto come il sesso femminile subisca gravi discriminazioni, che si manifestano dal punto di vista occupazionale e salariale, ma anche dalla retorica e dal linguaggio che circondano le donne sul posto di lavoro, specie se in posizioni di rilievo. Per quanto riguarda le persone con disabilità, anche qui è risaputo come l’atteggiamento abilista sia ancora predominante: dato che questa situazione è inaccettabile, è utile seguire alcune indicazioni in modo da essere inclusivi nel mondo del lavoro.
Nonostante le difficoltà incontrate, Dajana Gioffrè è riuscita a diventare una figura centrale per le persone con disabilità e non solo, dando ampio spazio e risalto mediatico all’inclusione e all’accessibilità.
Perché Dajana Gioffrè è essenziale per AccessiWay?
AccessiWay, in quanto impresa operante nell’ambito dell’accessibilità web, ha un importante ruolo di diffusione sociale delle tematiche relative alla disabilità e all’inclusione. Per questo un’azienda di questo tipo non può prescindere da una figura come il Chief Visionary Officer (CVO): Dajana Gioffrè è la persona migliore per ricoprire questo ruolo, sia per le sue grandi capacità comunicative sia per la forza e la competenza con cui indica la via da seguire per rispettare la mission di AccessiWay
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