Documenti digitali accessibili: leggere, a volte, è diritto di pochi
Immaginate che all’improvviso la carta smettesse di esistere. E non parlo della così comoda carta assorbente da cucina o della carta alimentare, ma della carta stampata, quell’invenzione rivoluzionaria, che rese la lettura un’attività sempre più diffusa, che ci fece fare il primo vero passo verso la globalizzazione. Immaginate che proprio quella carta macchiata d’inchiostro con tutti quei concetti stampati sopra all’improvviso svanisse, come sarebbe il mondo? Come sarebbe la vostra vita? Mentre facciamo rivoltare Gutenberg nella tomba a questo solo pensiero, vi faccio queste domande perché sono consapevole che se rimanessimo senza carta stampata, tutto sarebbe più difficile. Niente cartelloni pubblicitari a colorare le strade, nessun block-notes poggiato sulle ginocchia durante le conferenze, nessun foglio stropicciato su cui scarabocchiare i nostri pensieri. Improvvisamente i biglietti diventerebbero solo un lontano ricordo e quel promemoria appeso sul frigo che vi ricorda di comprare il latte si dileguerebbe. I libri smetterebbero di circolare e ci sarebbe la netta sensazione che al mondo manchi qualcosa, qualcosa di importante che aveva un colore ed una consistenza. Insomma, ci sentiremmo diversi.
Prendete questa sensazione: il senso di smarrimento e che qualcosa non funzioni, vada male perché sparita dalla vostra vita. Tenetela lì, appollaiata nei vostri pensieri mentre leggete questo articolo e inizio a parlarvi di qualcosa di diverso ma al contempo praticamente identico: documenti che esistono, ma che in un qualche modo diventano inesistenti per molte, troppe persone. Parlo ovviamente dei documenti digitali non accessibili: uno dei motivi più grandi della ricerca e sviluppo di AccessiWay perché pensiamo che l’accesso a documenti, contratti, libri e tanto altro ancora sia diritto di chiunque e che il digitale dovrebbe essere un modo per aprire le porte a più individui possibili.
Questa prospettiva non è solo promossa da AccessiWay ma anche da trattati autorevoli che fanno parte anche della normativa europea si veda, a tal proposito, il trattato di Marrakech. Perché dunque i documenti accessibili sono così importanti? Cosa significa trovarsi davanti ad un documento non accessibile?
La vita di tutti i giorni
I documenti digitali accessibili rappresentano una rivoluzione in particolare per coloro che hanno una disabilità visiva ma anche per tutti coloro che hanno una disabilità motoria ed è molto più semplice interagire con i documenti attraverso l’uso della tecnologia. Per una persona cieca un documento scritto su carta può essere il documento più importante della loro vita o una semplice bolletta, per comprenderne il contenuto sono disponibili applicazioni alimentate dall’intelligenza artificiale che possono fornire informazioni ma che rendono tutt’ora impossibile avere la piena certezza di avere avuto accesso a tutto il contenuto del documento e soprattutto all’interazione con esso, ad esempio, capire dove apporre la firma. I documenti digitali come i PDF invece consentono non solo la lettura completa del documento in tutte le sue parti, ma anche capirne la struttura, scegliere quali parti del documento leggere e soprattutto interagire con esso. E’ una rivoluzione molto importante nella vita delle persone con disabilità che potendo leggere documenti prima non accessibili hanno anche l’opportunità di gestirli, consultarli nuovamente e archiviarli secondo le proprie personalissime esigenze.
Cose scontate per persone che non hanno una disabilità, motivo di autoaffermazione e autonomia per chi invece vive una condizione di disabilità. Le ripercussioni più importanti le troviamo su tre temi a mio avviso fondamentali nella vita delle persone:
- L’istruzione: solo qualche anno fa la cosa più vicina alla lettura di un libro universitario che potevo concedermi io che ho una disabilità visiva era quella di scannerizzare il contenuto dei libri in formato cartaceo, passarli alla revisione di un OCR e poi ottenere un libro in formato Word a me accessibile. Questa modalità aveva moltissimi problemi, primo tra tutti il tempo: scannerizzare un libro di 300 o 400 pagine richiedeva molto tempo per non parlare delle correzioni necessarie laddove l’OCR non faceva bene il suo dovere. Lavoro aggiuntivo dunque, ben diverso dalla scioltezza e la comodità di acquistare un libro e leggerlo circondati da appunti. I libri digitali rappresentano una manna dal cielo in questo senso, tuttavia se non accessibili, la sensazione che lo studente con disabilità ha una volta che è riuscito ad ottenere quel file è di avere oltre al danno anche la beffa: un libro non accessibile è un documento con cui lo screen reader, principale tecnologia assistiva usata dalle persone cieche, non riesce ad interagire. L’assenza di intestazioni fanno sì che diventi difficilissimo navigare all’interno del libro, non potendolo esplorare per capitoli o argomenti. Stessa cosa per la ricerca: un comando molto semplice da tastiera consentirebbe di spostarsi in autonomia in parti diverse del libro e questo non avviene se il libro in questione non è accessibile. L’istruzione è una parte molto importante della vita di un individuo: gli dà le basi per muoversi in questa società complessa, di raggiungere i propri obiettivi culturali e di carriera e spalanca le porte al pensiero critico e all’autoaffermazione. I libri sono fondamentali e devono essere accessibili.
- Il lavoro: la dimensione lavorativa è fatta di documenti. Che si tratti di cartelle cliniche per i pazienti nel caso dei fisioterapisti o di altre professioni mediche o di documenti di aggiornamento o ancora di locandine per eventi aziendali, non poterli leggere in autonomia rappresenta un ostacolo non indifferente non solo per lo svolgimento stesso del lavoro ma anche per aspirare al diritto a svolgere un percorso di carriera senza discriminazioni. Abbiamo scritto tante volte sulle pagine di questo blog della necessità dei lavoratori con disabilità di accedere alle informazioni aziendali al pari dei colleghi senza disabilità e all’interno di questo tema che comprende le intranet, i software gestionali HR e non, vi rientrano anche i documenti. Pensate ad esempio alla busta paga: la maggior parte dei formati con cui vengono erogati sono per lo più non accessibili e significa non accedere ad un’informazione altamente personale. L’inclusione passa anche e soprattutto da questo.
- Informazione: le persone con disabilità sono innanzitutto cittadini e cittadine. Poter accedere all’informazione rientra in tutte quelle condizioni che consentono la partecipazione nella società, tanto importante per la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Poter accedere ad un quotidiano in un formato digitale accessibile è importante per essere partecipi nella propria società anche in relazione ai propri diritti.
I casi in cui i documenti digitali accessibili sono fondamentali sono molteplici e riguardano anche i contratti, il diritto ad essere un consumatore consapevole che può accedere in autonomia alle clausule di una sottoscrizione che, nella maggior parte dei casi, prevede l’acquisto di un prodotto o un servizio. Si tratta di diritti di base che ad oggi non sono per nulla scontati, nonostante rappresentino un problema enorme per moltissime persone con disabilità.
Cosa fare dunque?
La risposta non è semplice, ma le informazioni e le tecniche per costruire documenti accessibili ci sono. La prima è prendere coscienza del tema e formarsi: è possibile costruire documenti accessibili by design e farlo significa integrare un gesto di qualità nei propri processi. Ci sono poi le soluzioni automatizzate per grandi volumi di documenti. Il problema principale è spostare il dibattito sull’accesso al diritto a documenti accessibili alla dimensione del fare: prendere provvedimenti per formare il personale e affidarsi a coloro che conoscono il problema e mettono in campo pratiche dirette per compensare.
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