L'importanza dell'Accessibilità Digitale nelle Elezioni: Garantire un Voto Inclusivo per Tutt*
Come promesso, torniamo sul tema del voto per le persone con disabilità; dopo aver parlato - in questo articolo - della legislazione italiana in merito all'accesso al suffragio universale da parte delle persone che presentano specifiche necessità, torniamo sull'argomento cercando di capire quali azioni possono essere veramente accessibili a tutti.
Le elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024 rappresentano un momento cruciale per la democrazia in Europa. Tuttavia, affinché queste elezioni siano realmente inclusive, è fondamentale garantire che tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione, possano esercitare il loro diritto al voto in modo autonomo e segreto. L'accessibilità digitale gioca un ruolo chiave in questo contesto, offrendo soluzioni che possono abbattere le barriere fisiche e “logistiche” che spesso impediscono alle persone con disabilità di partecipare pienamente al processo elettorale.
Facendo un giro, seppur limitato, nelle esperienze internazionali di accessibilità al voto, troviamo più o meno gli stessi diritti e doveri che abbiamo imparato a conoscere nella legislazione italiana; con una differenza però: in molti paesi è possibile il voto per corrispondenza che, seppur non digitale come forma, garantisce una maggiore autonomia per chi vuole esprimere in maniera indipendente il proprio suffragio. Vediamo il dettaglio:
Stati Uniti: l’Help America Vote Act (HAVA) del 2002 ha stabilito che tutti i seggi elettorali devono essere accessibili alle persone con disabilità; tale legge richiede l'installazione di attrezzature di voto che permettano a tutti gli elettori di votare in modo indipendente e segreto. Inoltre, molti stati offrono la possibilità di votare per corrispondenza, riducendo la necessità di recarsi fisicamente ai seggi. Questa opzione è particolarmente utile per gli elettori con disabilità motorie o altre difficoltà che rendono difficile l'accesso agli stessi seggi.
Regno Unito: le autorità elettorali locali sono obbligate a fornire formazione al personale elettorale per garantire che siano consapevoli delle esigenze degli elettori con disabilità; questo include l'installazione di cabine di voto accessibili, sistemi di voto tattile e altre tecnologie assistive per aiutare gli elettori con disabilità visive e motorie. La sensibilizzazione e la formazione sono componenti essenziali per assicurare che il personale elettorale possa offrire un supporto adeguato e rispettoso.
Canada: gli elettori con disabilità possono farsi accompagnare da una persona di fiducia per aiutarli a votare; inoltre, le autorità elettorali forniscono modelli di voto tattile e dispositivi di ingrandimento per gli elettori con disabilità visive. Il Canada offre anche opzioni di voto anticipato e per corrispondenza, facilitando la partecipazione degli elettori con disabilità e riducendo le barriere fisiche che potrebbero impedire loro di votare.
Diverse esperienze, diversi approcci alle volte anche molto innovativi. In Italia non è possibile effettuare digitalmente il voto, un tema che sicuramente risulta difficile dal punto di vista della sicurezza e dell'organizzazione tecnologica dello stesso; ma dal punto di vista dell’inclusività e piena applicazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, questa sfida va affrontata al più presto. La nascita dell'intergruppo sull'accessibilità digitale, è sicuramente un'occasione che non va persa; AccessiWay, attraverso i suoi massimi esperti sul tema, è uno degli animatori del tavolo tecnico scientifico che affianca questo gruppo di lavoro interparlamentare. Sicuramente, porteremo avanti la bandiera per costruire un approccio tecnico scientifico per l'implementazione di un modello di voto digitale che garantisca a tutte le persone di poter esprimere, con la massima autonomia, la propria volontà elettorale (senza la necessità che qualcuno “aiuti” la persona con disabilità). La propria condizione non deve essere discriminante. Mai.
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