Storia di Roosevelt, il presidente degli USA in sedia a rotelle
Il Presidente degli Stati Uniti è universalmente riconosciuto come una delle figure più potenti del pianeta. La centralità del ruolo si poté percepire ancora di più durante la Seconda Guerra Mondiale, quando l’intervento militare degli americani fu fondamentale, assieme all’armata sovietica, per liberare buona parte dell’Europa dal dominio nazifascista. In pochi sanno però che un ruolo così fondamentale fu ricoperto da una persona con disabilità: se oggi questa informazione non dovrebbe fare notizia, in una società abilista come quella del secolo scorso fu un fatto importante. Ecco quindi l’importanza di raccontare la storia di Franklin Delano Roosevelt, il presidente degli USA in sedia a rotelle.
L’infanzia
Franklin Delano Roosevelt nasce ad Hyde Park il 30 gennaio 1882. Il padre era proprietario di alcune miniere di zinco, mentre la madre era figlia di un armatore. Durante l’infanzia viaggiò molto in Europa e da adolescente studiò in Massachusetts, ove gli furono impartite un’educazione molto rigida e una ferrea disciplina.
Si laureò ad Harvard nel 1904, cui seguì la laurea in giurisprudenza, conseguita alla Columbia University, nel 1908. Dopo la laurea in legge, iniziò ad esercitare la professione di avvocato, svolta appunto prima della politica.
La malattia di Roosevelt
A 39 anni, in vacanza sull’isola di Campobello, Roosevelt contrae una malattia le cui conseguenze lo accompagneranno per tutta la vita. Al tempo fu ritenuta poliomelite, anche se oggi, alcuni studi, sembrano affermare che si trattò della sindrome di Guillain-Barré.
Ad ogni modo, le conseguenze furono importanti: oltre a problemi cardiaci come l’aritmia, dovette far fronte a una disabilità motoria. Per camminare si serviva di supporti metallici, vestiti sotto i pantaloni, con un bastone da passeggio o anche di stampelle. Esistono solo due foto di Roosevelt in sedia a rotelle, poiché cercava di tenere la sua disabilità nascosta al pubblico. Ai tempi, infatti, il problema fisico era fonte di discriminazione e una figura politica rilevante come la sua cercava di evitare che ciò indebolisse la sua posizione mediatica. Tuttavia, negli ambienti diplomatici la questione era nota e sappiamo di alcune dichiarazioni discriminatorie di Mussolini.
La storia politica di Roosevelt
Roosevelt si fa conoscere come senatore dello Stato di New York, opponendosi alle pratiche clientelari degli avversari repubblicani e presentandosi come uomo del popolo, vicino agli agricoltori.
Negli anni della Prima Guerra Mondiale, rivestì il ruolo di viceministro della Marina, spingendo per uno sviluppo della flotta statunitense e con un ruolo attivo in ambito militare, dato che convinse gli inglesi a minare il mare del Nord per frenare i sottomarini tedeschi.
Dopo la dura sconfitta elettorale nel 1920, quando correva per la vicepresidenza del Paese, si ritirò dalla vita politica, tornando ad esercitare la professione legale. In questo periodo contrasse poi la malattia. Nonostante i problemi di salute, nel 1928 vinse le elezioni da Governatore dello Stato di New York, dove dovette agire, secondo la dottrina keynesiana, per fronteggiare la Grande Depressione.
Roosevelt presidente degli USA
Su questa campagna di deficit spending e di interventismo statale nell’economia, Roosevelt fondò la vittoriosa campagna alle elezioni presidenziali del 1932. Questa sarà la prima di quattro vittorie consecutive, che lo porteranno a essere l’unico presidente degli USA ad aver ricoperto più di due mandati.
Le politiche economiche di Roosevelt, centrali nel primo mandato, iniziarono con l’istituzione di una “vacanza bancaria”, all’esito della quale poterono riaprire solo gli istituti di credito solvibili e i cittadini americani tornarono a depositare i propri risparmi. Il rapporto paternalistico di Roosevelt con la popolazione si comprendeva anche dalle sue caratteristiche “chiacchierate al caminetto”, ossia dei discorsi informali con i quali parlava, occasionalmente, alla nazione.
Proseguì con dei tagli alle spese considerate inutili, riducendo i benefici di privilegiati come i giudici della Corte Suprema e i parlamentari. Nel suo secondo mandato proseguì la linea popolare, aumentando, nell’ambito del secondo New Deal, le tasse dei più ricchi e dei profitti delle grandi imprese. Trovò una forte opposizione della Corte Suprema, molto conservatrice, ma riuscì a vincerla e i giudici a lui opposti si dimisero.
Roosevelt nella Seconda Guerra Mondiale
La guerra statunitense inizia con l’attacco di Pearl Harbour, quando i giapponesi assaltarono a sorpresa la base militare americana nel Pacifico. Roosevelt pronunciò uno dei suoi discorsi dal caminetto e convinse la nazione sull’importanza di offrire sostegno agli Alleati nella guerra contro il Nazifascismo.
ln 14 gennaio 1943 Roosevelt fu il primo presidente degli Stati Uniti a viaggiare in aereo durante la carica: volò infatti da Miami al Marocco per incontrare Winston Churchill e discutere dell'andamento della guerra. Alla fine di quello stesso anno si incontrò a Teheran con Churchill e Stalin: in quell’occasione i servizi segreti tedeschi tentarono di rapirlo (Operazione Weitsprung), ma l’operazione fu sventata dai sovietici.
Infine, insieme a Stalin e Churchill, alla Conferenza di Jalta, celebre incontro in cui si discusse quale sarebbe stato l'assetto politico internazionale al termine della guerra.
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