WCAG 2.1: cos’è questa sigla, cosa sono le guidelines e quali novità presentano
Le WCAG 2.1 sono ormai un requisito essenziale per un sito web. Infatti, l’accessibilità web è un’esigenza sempre più presente nelle imprese presenti su internet. I dati in materia sono drammatici: una persona su cinque, nel mondo, ha una disabilità, ma solo il 3% dei siti web è accessibile. Ecco perché è importante approfondire le WCAG 2.1, capendo cos’è questa sigla, cosa sono le guidelines e quali novità presentano.
Cos’è l’accessibilità web
L’accessibilità è la possibilità che una persona con disabilità possa utilizzare un determinato strumento o servizio. L’espressione “accessibilità web” fa quindi riferimento all’utilizzo di siti web e app da parte delle persone con disabilità. Questo utilizzo deve essere pieno e senza limitazioni dettate dalla mancanza dei dovuti accorgimenti nella creazione del sito.
Ovviamente l’accessibilità richiede misure diverse a seconda della disabilità dell’utente. Ecco perché è importante considerare ogni aspetto per essere davvero inclusiv*, facendo sì che chiunque possa sfruttare internet in modo completo.
Cosa sono le WCAG 2.1
Le WCAG sono le World Content Accessibility Guidelines, create dal World Wide Web Consortium (W3C) nell’ambito della World Accessibility Initiative (WAI). Si tratta di un progetto nato negli anni ‘90 e volto a rendere internet un luogo accessibile e aperto a tutt*. L’obiettivo è fornire delle indicazioni concrete agli sviluppatori, affinché possano creare dei siti web con degli standard di accessibilità universali.
Le WCAG 2.1 consistono in uno sviluppo delle WCAG 2.0, nato per “migliorare la guida all'accessibilità per tre gruppi principali: utenti con disabilità cognitive o di apprendimento, utenti con problemi di vista e utenti con disabilità su dispositivi mobili”. Sono pertanto un’estensione, con ulteriori 17 criteri di successo, delle WCAG 2.0, con le quali sono retrocompatibili.
Quali sono le novità delle WCAG 2.1
Per perseguire gli obiettivi sopra indicati, il W3C ha emanato i seguenti criteri di successo:
- 1.3.4 Orientamento (AA)
- 1.3.5 Identificare lo scopo degli input (AA)
- 1.3.6 Identificare lo scopo (AAA)
- 1.4.10 Ricalcolo del flusso (AA)
- 1.4.11 Contrasto in contenuti non testuali (AA)
- 1.4.12 Spaziatura del testo (AA)
- 1.4.13 Contenuto con Hover o Focus (AA)
- 2.1.4 Tasti di scelta rapida (A)
- 2.2.6 Termine del tempo (AAA)
- 2.3.3 Animazione da interazioni (AAA)
- 2.5.1 Movimenti del puntatore (A)
- 2.5.2 Cancellazione delle azioni del puntatore (A)
- 2.5.3 Etichetta nel nome (A)
- 2.5.4 Azionamento da movimento (A)
- 2.5.5 Dimensione dell'obiettivo (AAA)
- 2.5.6 Meccanismi di input simultanei (AAA)
- 4.1.3 Messaggi di stato (AA)
Data la tecnicità dei singoli requisiti, abbiamo rinviato, con dei link, direttamente al sito del W3C per le specifiche. La numerazione indica le sezioni delle WCAG in cui è possibile reperire i dettagli. Infine, non vi saranno sfuggite le lettere tra parentesi: indicano il livello di compliance e di accessibilità del sito, crescente a seconda del numero di A.
Come applicare le WCAG 2.1 a un sito web
Per applicare le WCAG 2.1 a un sito web bisogna avere innanzitutto presente il livello di accessibilità già esistente. Per verificarlo, si può usare un validatore di accessibilità: per sapere come funziona e per trovarne uno completamente gratuito, clicca qui.
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